Ecobonus 65% fino al 31 dicembre 2017

Cos'è l'ecobonus?

L'ecobonus è un'agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 65% dall’Irpef, se la spesa è effettuata da contribuenti privati, o dall’Ires, se impresa o società. Lo Stato riconosce l'Ecobonus quando vengono eseguiti lavori per aumentare l'efficienza energetica di edifici già esistenti.

L'incentivo è rivolto ad immobili aventi qualsiasi destinazione, compresi capannoni industriali ed edifici pubblici.
Gli edifici devono essere:
- esistenti (fa fede l'avvenuto accatastamento)
- dotati di impianto di riscaldamento.

A chi è rivolto?

- Persone fisiche: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini in merito agli interventi sulle parti comuni condominiali, inquilini che hanno in comodato d'uso l’immobile.
- Titolari di partita iVA esercenti arti e professioni.
- Contribuenti con redditi d’impresa:persone fisiche, società di persone, società di capitali.
- Associazioni tra professionisti.
- Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Inoltre, sia il coniuge che i figli, che parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo, possono sostenere le spese per la realizzazione dei lavori e fruire dell'agevolazione fiscale.

Nel caso di interventi che rientrano nell'Ecobonus effettuati su edifici strumentali all’attività d’impresa, arte o professione, la spesa non è riconosciuta se sostenuta da familiari, anche se conviventi.

Quali sono gli interventi ammessi all'agevolazione?

1) Interventi di riqualificazione energetica, a patto che si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo rispetto ai valori indicati nel D.M. 11/03/2008, per gli interventi iniziati nel 2008 e anni successivi. Per questo tipi di intervento, la detrazione del 65% spetta fino ad una spesa di 100 mila euro.

2) Interventi su edifici esistenti concernenti coperture e pavimenti, finestre e infissi, a patto che si realizzi una diminuzione o pari valori indicati dall'Allegato B, punto 2, del DM 11/03/2008 e DM 26/01/2010. La detrazione ecobonus spetta fino ad un tetto massimo di spesa di 60.000 euro.

3) Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (sia per uso domestico che industriale),acquisto di impianti termodinamici per la produzione di acqua calda ed energia elettrica; in questo caso la detrazione spetta solo per la componente per l'acqua. Tetto di spesa massima è pari a 60 mila euro.

4) Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia, quindi, anche acquisto di pompe di calore ad alta efficienza e impianti a basso assorbimento di energia, e sostituzione dei vecchi scaldabagni con scaldacqua a pompa di calore. La detrazione del 65% spetta entro un massimo di spesa di 30 mila euro.

Nell'ecobonus 2016 sono ammesse inoltre le spese per eseguire gli interventi di risparmio energetico come, ad esempio, i costi per l'installazione di pannelli solari, opere murarie, eventuali lavori di deviazione e allacciamenti, smontaggio e prestazioni professionali per la redazione della certificazione energetica, indispensabile per far fruire al contribuente la detrazione spettante.

Come funziona la detrazione?

La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in quote di pari importo, da scaricare con la dichiarazione dei redditi, quindi, tramite modello 730 o Unico. Il numero delle quote da scaricare è al massimo 10, quindi da dividere in 10 dichiarazioni dei redditi.

La suddivisione delle quote va effettuata in base alla spesa, rispettando sempre i limiti per ogni tipologia di intervento. Attenzione però a verificare se la quota da scaricare per le spese di riqualificazione sia superiore a quella dovuta dal contribuente per IRPEF o IRES; infatti, se la detrazione ecobonus è più alta di quanto dovuto, l’eccedenza non può essere riportata all’anno successivo, né tantomeno essere richiesta a rimborso.

Quale documentazione serve?

Al termine dei lavori per la riqualificazione energetica il contribuente deve presentare una specifica documentazione:

1) Certificazione energetica dell’edificio, che non va richiesta se l'intervento di riqualificazione è consistito in infissi sul singolo alloggio, installazione di pannelli solari o caldaie, pompe di calore o in impianti geotermici.

2) Scheda informativa degli interventi realizzati: il contribuente in questo caso può utilizzare la scheda semplificata, compilabile.

Entrambe devono essere spedite all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, esclusivamente per via telematica.

3) Attestazione di corrispondenza dell'intervento ai requisiti indicati dalla legge. Tale certificazione va redatta solo in caso di installazione di finestre ed infissi, sostituzione di impianto di climatizzazione invernale, che se inferiore a 100 kw può essere sostituita dalla dichiarazione del produttore, mentre per la sostituzione dello scaldacqua serve quella del tecnico abilitato.

Ai fini di riconoscimento dell'agevolazione fiscale occorre che i pagamenti delle spese di intervento di riqualificazione energetica da portare in detrazione siano effettuati obbligatoriamente con le seguenti modalità:
- Per i privati: bonifico bancario o postale.
- Per le imprese: non sussiste obbligo di pagamento con specifici sistemi.